State viaggiando lungo la costa in sella alla vostra motocicletta e l’aria che vi viene incontro vi rinfresca piacevolmente la pelle… fino a che la voce dell’infermiera dei dentista vi strappa dai sogni vacanzieri: «Abbiamo finito, può alzarsi».
Due carie otturate senza dolore e senza anestesia: com’è possibile? In alcuni studi i dentisti impiegano già il trapano su pazienti in ipnosi. Chi si trova in trance sostituisce la realtà con immagini, suoni e sensazioni interiori. Tutto ciò che potrebbe infrangere questo “sogno” svanisce, oppure è piacevolmente integrato nell’esperienza e potrebbe infrangere questo “sogno” svanisce, oppure è piacevolmente integrato nell’esperienza interiore che si vive in quel momento: ed ecco la lampada abbagliante dei dentista trasformarsi in un sole splendente e il sibilo dei trapano in un gradevole suono musicale; al posto dei dolore, il paziente percepisce unicamente un leggero formicolio. Ecco come il metodo “inganna” il cervello: affinché un certo stimolo sia percepito come dolore, è necessario l’intervento di più aree dei cervello. Ebbene: l’ipnosi spezza proprio questo collegamento. In altre parole, il nostro cervello viene impegnato da qualcosa di più importante, cosicché le paure e il dolore assumono un ruolo subordinato.
In alcune persone l’anestetico non fa effetto, oppure ne hanno bisogno in dosi superiori per non sentire dolore. L’ipnositerapia facilita sia l’utilizzo di piccole dosi di anestetico sia un maggiore rilassamento, che aiuta a superare il dolore. L’unico problema è che questo tipo di intervento richiede molto tempo, ovvero ha una lunga fase preparatoria e, di conseguenza, ha un alto costo, sia nel caso di dentisti ipnositerapeuti sia nel caso debbano lavorare due specialisti congiuntamente. Il superamento della soglia dei dolore con l’ipnosi viene utilizzato anche nei trattamenti fisioterapeutici, o nel recupero da vari infortuni. Personalmente, uso questo metodo anche nell’ambito della psicologia dello sport, per potenziare le risorse dell’individuo, e sempre con ottimi risultati. In particolare ho applicato l’ipnosi per preparare il mondiale di pesca subacquea Fabio Antonini a gare internazionali ottenendo risultati eccezionali.
Dubitate che l’ipnosi possa effettivamente fare al caso vostro? Oppure credete di non essere poi così facilmente influenzabili? Vi sbagliate: il 90 % circa delle persone può essere messo (facilmente e con successo) in trance. Un fatto che non ha assolutamente niente a che vedere con la forza di carattere. Dipende da soggetto a soggetto. Alcuni hanno una dote particolare nell’uso dell’intelligenza emotiva fin dalla prima seduta, altri hanno bisogno di allenarsi, ma tutti possono raggiungere l’ipnosi. Spesso sono proprio le persone più razionali a rimanere stupite scoprendo capacità che non pensavano di possedere.
Ma cosa accade effettivamente nel cervello durante il trattamento sotto ipnosi? «E’ stato studiato il funzionamento del cervello durante le fasi dei trattamento: si ipotizza che il cervello dell’individuo regredisca a forme più elementari di funzionamento. In questa condizione, la razionalità è messa da parte come un concetto complesso dell’esistenza che non risolve i problemi, mentre entra in gioco una semplicità che potremmo paragonare allo stato di innamoramento in cui un individuo non vede più l’insieme della situazione ma concentra l’attenzione solo su alcuni dettagli, restando affascinato da questi ultimi. Ed è questo che renderà più semplice l’esecuzione di decisioni o la scoperta di soluzioni positive. Per spiegarlo in maniera semplice, si descrive un cambiamento dello stato mentale della persona che sta tra il sonno e la veglia razionale, una sorta di sogno a occhi aperti che viene guidato dall’ipnoterapeuta.
Quest’ultima affermazione dovrebbe fugare ogni timore, per altro assai diffuso, di perdere totalmente il controllo durante l’ipnositerapia, Nessuno, infatti, può essere ipnotizzato contro la sua volontà. Allo stesso modo, nessuno potrà essere condotto a fare o a dire cose in aperto contrasto con il proprio essere. In breve: chi sotto ipnosi dovesse sentirsi a disagio può semplicemente alzarsi e andarsene. L’importante è rivolgersi sempre e solo a un professionista preparato e di sicura serietà.