Chi è il narcisista? E’ un manipolatore, completamente mancante di empatia, che causa consapevolmente dolore agli altri senza alcun rimorso o senso di responsabilità.
Le relazioni del narcisista sono tutte prevedibili poiché seguono sempre lo stesso ciclo: idealizzazione, svalutazione, abbandono.
Il narcisismo è un tratto di personalità assolutamente naturale e presente in ognuno di noi e viene utilizzato come forma di difesa del proprio sé; la differenza con il narcisismo patologico è data dal fatto che quest’ultimo è caratterizzato dalla completa mancanza di empatia.
Il narcisista non è mai connesso con i bisogni emotivi di chi lo circonda e considera gli altri come oggetti; egli vive come se fosse al centro di una commedia teatrale di cui egli rappresenta il principale protagonista, mentre tutti gli altri non sono altro che comparse.
E’ in grado di comprendere gli aspetti della propria vita facendo unicamente riferimento alle proprie personali prospettive ed appare incapace di comprendere le situazioni da un punto di vista “altro”.
In quest’ottica, il meccanismo di difesa del narcisista non riguarda la protezione del proprio sé quanto la protezione del proprio falso sé.
Va sottolineato che il narcisista non mente solo agli altri, ma anche a se stesso.
Le bugie che il narcisista racconta a se stesso hanno la funzione di nutrire la propria autostima, in un circolo vizioso che assume le caratteristiche della dipendenza: il narcisista non può smettere di mentire, altrimenti dovrebbe confrontarsi con il proprio vuoto interiore.
Egli mente in maniera patologica andando così gradualmente a costruire un falso sé fino al punto di credere che quel falso sé sia reale; il narcisista si pone quindi in uno stato di costante negazione riguardo chi sia realmente e si muove nella propria esistenza recitando costantemente il proprio personaggio.
Il narcisista non è semplicemente un impostore, poiché egli non sta solo recitando una parte; il narcisista recita tutta l’intera sua vita.
La verità è che il narcisista non ha una sua propria reale autostima, proprio a causa del fatto che l’autostima del narcisista viene regolata andando costantemente a nutrire in maniera patologica il falso sé.
Il narcisista sa benissimo che se finge di essere in grado di provare amore, compassione ed empatia agli altri, allora potrà in futuro usare l’amore, la compassione e l’empatia autentica degli altri non solo come rifornimento narcisistico ma anche al fine di incrementare le proprie abilità manipolatorie e riaffermare costantemente ogni giorno il proprio falso sé.
Generalmente, il narcisista è nato in una famiglia disfunzionale nella quale è stato iper-soddisfatto o insufficientemente soddisfatto durante il suo percorso di crescita psico-affettiva.
A causa della insufficiente cura familiare, un bambino sperimenta in maniera profonda la ferita legata all’abbandono e al rifiuto e può sviluppare una fantasia grandiosa (narcisista, appunto) nella quale egli è immensamente amato e supportato.
Laddove invece il bambino venga iper soddisfatto, può poi crescere come un “principino” che si aspetta costanti attenzioni.
In entrambi i casi, nessuno di questi individui ha mai imparato a riconoscere il proprio valore basandosi su caratteristiche interiori, ma lo ha costantemente proiettato all’esterno attraverso il rifornimento narcisistico derivato dagli altri.
Il narcisista non è quindi semplicemente un manipolatore che si limita a distorcere la verità per adattarla alla propria realtà, ma ha effettivamente una visione distorta del mondo, fatta di credenze e valori completamente invertiti.
Va sottolineato che il narcisista non percepisce se stesso come un attore; la sua maschera, per lui, non è una recita, bensì è la reale persona che lui ha imparato ad essere come risposta all’abuso affettivo e psicologico che ha subìto.
Il narcisista non pensa in maniera consapevole al fatto che stia manipolando qualcuno per nutrire il proprio falso sé: lo fa e basta.
Nonostante questo, va sottolineato il fatto che Il narcisista conosce perfettamente la differenza tra buono e cattivo, tra giusto e sbagliato, tra corretto e disonesto. Semplicemente, sceglie di abusare l’altro.
L’arroganza del narcisista è un aspetto che si manifesta tardivamente.
Nella fase iniziale, il narcisista si presenta con un’aria umile, innocente e premurosa. E’ solo con il passare del tempo che il narcisista si rivela per ciò che realmente è: manipolatorio, arrogante e negligente.
Nella fase in cui il narcisista sta puntando la sua preda è la persona migliore del mondo.
La ragione di questo comportamento è che la maggior parte delle persone non è attratta dall’arroganza, e quindi il narcisista sviluppa una maschera dolce e vulnerabile in modo da agganciare la vittima.
Solo quando l’aggancio sarà consolidato, allora emergerà la sua vera personalità.
Il nucleo della personalità del narcisista è di una persona compiaciuta, arrogante e condiscendente.
Proprio in virtù di queste due maschere, la vittima avrà bisogno di particolari “lenti di ingrandimento” per conciliare il mostro insensibile con il dolce principe azzurro che aveva conosciuto.
Spesso, le vittime dei narcisisti vengono accusate di essere attratte dagli idioti o dai delinquenti affettivi, oppure gli viene ricordato che “le cose si fanno sempre in due”, rimandando loro un senso di corresponsabilità rispetto alla relazione.
In realtà, non è necessario essere in due quando uno dei due usa una falsa identità al fine di manipolare l’altro e convincerlo di essere il suo ideale.
La vittima del narcisista è solitamente una persona che si trova in uno stato di vulnerabilità ed insicurezza, ed è proprio questo che diventa attraente per il narcisista.
Il narcisista conosce perfettamente la differenza tra buono e cattivo, tra giusto e sbagliato, tra corretto e disonesto. Semplicemente, sceglie di abusare l’altro.
Il ciclo relazionale del narcisista non è il risultato casuale di esperienze emotive altamente dolorose, ma è un personale processo consapevole che il narcisista utilizza per manipolare ed abusare le proprie vittime.
Il narcisista non prova alcun tipo d’amore per la propria vittima, neanche quando dichiara che non si è ma sentito così innamorato prima d’ora.
Ancora, a causa dell’alto grado di insicurezza, il narcisista è particolarmente geloso ed invidioso; la sua gelosia è determinata dalla costante paura di perdere qualcosa, mentre l’invidia è stimolata dal vedere nell’altro qualcosa che non ha e che vorrebbe avere.
Il narcisista è alla disperata ricerca d’amore, ma, contemporaneamente, a causa della propria paura di essere abbandonato, tradito e rifiutato, è profondamente terrorizzato dall’intimità affettiva.
La sfiducia e la paura fanno sì che il narcisista non possa mai tollerare il disagio di sbagliare, fallire, perdere, essere criticato, ignorato o rifiutato: tutto questo implicherebbe una sofferenza insostenibile ed è per questo che il narcisista non entra mai in intimità con l’altro.
L’unica relazione che il narcisista può gestire è quella con se stesso, una maschera costruita sulla base di un’illusione di superiorità, potere e controllo.
… Vi viene in mente qualcuno?…