L’Attacco di Panico è un caratterizzato da uno stato di paura o disagio molto intensi in assenza di vero pericolo e accompagnati da sintomi come palpitazioni, tachicardia, sudorazione, tremori, sensazione di soffocamento, dolore o fastidio al petto, nausea o disturbi addominali, sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento, depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi), paura di perdere il controllo o di impazzire, paura di morire, sensazioni di torpore o di formicolio, brividi o vampate di calore.
Il circolo del panico si fonda sulla paura della paura, cioè il timore di tutti quei segnali fisici che corrispondono alla paura. La paura è un emozione che si attiva quando l’individuo percepisce una minaccia e quindi prepara il corpo a reagire a questa minaccia innescando, in questo modo, un vortice di apprensione che si trasforma in panico.
L’IPNOSI è sicuramente lo strumento piu’ efficace per il trattamento di questo disturbo: questo lo affermo con cognizione di causa, avendo trattato molti casi di DAP con risultati eccellenti. Molte volte mi è capitato di trattare pazienti con attacchi di panico in corso e, credetemi, se uno psicoterapeuta non dispone di una possibilità immediata di intervento che non sia soltanto la rassicurazione verbale, l’unica alternativa è il pronto soccorso. Uno degli ultimi casi che ho trattato riguardava una paziente di una quarantina di anni che è stata accompagnata nel mio studio da due parenti che la sostenevano. Era all’apice di un forte attacco di panico, sudava copiosamente e tremava, sussurrava che non ce l’avrebbe fatta e che stava per morire. A quel punto l’ho indotta velocemente in una trance ipnotica sospendendo in lei le sensazioni di allarme e realizzando un rilassamento muscolare molto profondo. Dopo aver determinato una stabilizzazione psichica e fisica ho cominciato il vero lavoro sulle strutture mentali profonde, utilizzando il linguaggio specifico dell’inconscio. Quando è stata riorientata allo stato cosciente il panico era completamente sparito e il suo sorriso confermava che le sensazioni di allarme erano scomparse. Naturalmente questo è solo l’intervento di “pronto soccorso”, che è servito a superare lo stato di panico e stabilizzare l’umore. Il cambiamento vero e proprio, ovvero la risoluzione delle cause che hanno generato l’attacco di panico è stato raggiunto dopo sei o sette sedute successive. Ad oggi, a distanza di tre anni da quell’attacco di panico, non si sono manifestate ricadute.